Proposta 1 - Mi piace non mi piace

Vi proponiamo la breve lettura del Mi piace, non mi piace di Roland Barthes.

Un breve testo nel quale il celebre autore cerca di descriversi partendo dai suoi gusti e disgusti. Un’analisi per certi versi curiosa ed intrigante, una selezione tra tutto ciò che abita il nostro mondo e che ci può affascinare o ripugnare.

Per ognuno di noi il mix è unico ed irripetibile.

Originalità e semplicità definiscono la singolarità di ciascuno di noi.

Ecco il testo tratto da Barthes R. (2007), Barthes di Roland Barthes, Einaudi, Torino.

Mi piace l'insalata, la cannella, il formaggio, i condimenti, le paste di mandorle, l'odore del fieno tagliato (mi piacerebbe che un "naso" fabbricasse un profumo simile), le rose, le peonie, la lavanda, lo champagne, le posizioni leggere in politica, Glenn Gould, la birra freddissima, i cuscini piatti, il pane tostato, i sigari Avana, Haendel, le passeggiate moderate, le pere, le pesche bianche o di vigna, le ciliege, i colori, gli orologi, le penne stilografiche, le piume per scrivere, le portate intermedie, il sale crudo, i romanzi realistici, il piano, il caffè, Pollock, Fourier, Ejzenstein, i treni, il vino Médoc, il Bouzy, avere degli spiccioli, Bouvard e Pécuchet, camminare coi sandali di sera nelle stradine del Sud-Ovest, la curva dell'Adour vista dalla casa del dottor L., i Marx Brothers, il serrano alle sette del mattino mentre si esce da Salamanca, ecc.

Non mi piace I cagnolini lulù bianchi, le donne coi calzoni, i gerani, le fragole, il clavicembalo, Mirò, le tautologie, i cartoni animati, Arthur Rubinstein, le ville, i pomeriggi, Satie, Bartok, Vivaldi, telefonare, i cori dei bambini, i concerti di Chopin, le bransles della Borgogna, le danze rinascimentali, l'organo, M.A. Charpentier, le sue trombe e i suoi timbali, il politico-sessuale, le scene, le iniziative, la fedeltà, la spontaneità, le serate con gente che non conoscono, ecc.

Mi piace, non mi piace: il che non ha nessuna importanza per nessuno; il che, apparentemente, non ha senso. E però tutto questo vuol dire: il mio corpo non è lo stesso del vostro.

E ora la consegna di scrittura.

Provate, dandovi il tempo massimo di 15 minuti, a fare un elenco di ciò che vi piace e di ciò che non vi piace, spaziando nella vostra vita e nelle vostre passioni. Mi raccomando tenete d’occhio l’orologio. L’ideale è utilizzare una sveglia o una clessidra che ci ricordi quando il tempo è scaduto.

Al termine del tempo si conclude la scrittura che daterete.
Utilizzate per scrivere il quaderno che avete scelto, vi ricordate?
Siete pronti?

Avete terminato? ora provate a rileggere il vostro scritto e provate a scrivere le vostre impressioni sulla scrittura appena realizzata sul vostro quaderno.
Ne siete soddisfatti? stupiti? disorientati?

Lasciate riposare il testo un po’, lo riprenderete in mano tra qualche giorno, rileggendolo che effetto vi fa? Segnatevi ancora le vostre impressioni e considerazioni, saranno preziose. Se volete potete ripetere la consegna a distanza di un certo tempo, due mesi almeno. E provate a vedere cosa capita….

Oppure provare a rifarla insieme a qualcuno che conoscete e confrontatevi al termine.

Pillole

La consegna della prima proposta fa riferimento al tema della conoscenza personale.

Per chi desidera approfondire l’argomento suggeriamo la lettura del bel testo della filosofa fiorentina Roberta De Monticelli.
De Monticelli R. (2000), La conoscenza personale. Introduzione alla fenomenologia, Guerini Associati, Milano.