Dante. Quando la parola scritta canta

Dante. Quando la parola scritta canta

Il 25 marzo è il Dantedì,  il giorno che ricorda i 700 anni dalla morte del sommo poeta.

Dantedì che bel neologismo. Grazie al professore Francesco Sabatini per aver coniato questa nuova parola in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante. Una parola tutta italiana che fa un po’ il verso al Dante Day, prima proposta anglofona.

Una data che il Consiglio dei Ministri ha proclamato Giornata Nazionale di Dante.

Non è possibile non ricordare Dante in questa giornata. Quante frasi celebri e quanti passaggi della Divina Commedia ci accompagnano nello scorrere dei giorni richiamandoci ad una sapienza antica ma sempre attuale.

La bellezza di Dante si amplifica secondo me, ma non credo di essere l’unica ad esserne convinta, nella lettura a voce alta. Quanti attori e artisti si sono cimentati nella lettura dei suoi versi.

Nella lettura a voce alta sembra che la parola scritta risuoni come in un canto, prenda forma e corpo e come l’acqua di un ruscello sembra gorgheggiare tintinnando passando di sasso in sasso, di strofa in strofa.

Ho sempre amato leggere Dante a voce alta, anche da sola quando lo studiavo alle Superiori.

Così come del resto mi piace quando scrivo sentire poi la voce delle parole scritte leggendo ad alta voce.  Mi pare, ascoltandomi, che se il suono non è bello e armonioso così anche lo scritto non riesca a rendere bene il pensiero, non si esprima al massimo e alla fine non riesca a catturare l’attenzione del lettore. 

E così è tutto un rincorrersi tra scrivere e leggere a voce alta e riscrivere e rileggere ad alta voce. 

Un leggere a voce alta che spesso mi ha creato qualche problema, sempre alla ricerca di luoghi ove poter leggere e rileggere senza disturbare alcuno o dare adito a buffi commenti.

E ora ripenso a Dante e ai suoi versi e mentalmente li ripasso ma solo pronunciandoli ad alta voce li assaporo completamente e pienamente e ne sento il suono canterino.

Provare per credere.

Fatti non foste a viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza

 

 

image_printVersione stampabile di questo contenuto
Pubblicato in Vi suggeriamo, Le parole della scrittura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.